Saturday, December 30, 2006

...DIVERSI ORDINI DISORDINI DIVERSI...

E da quando ho dei ricordi che chi mi sta intorno si lamenta del mio disordine…
C’è chi lo ha accettato…e chi come mia mamma che non riesce a farsene una ragione…
…un giorno mi disse “morirai nel disordine!”…e io mi sono immaginato la mia bara tutta incasinata con me dentro…non con il vestito bello ma con jeans consumati…una maglietta…con i calzini sparsi dappertutto…scarpe in giro e tutto ciò che può sembrare casino…magari se a quel tempo non dovessi aver smesso di fumare ci metterei anche un bel portacenere pieno di mozziconi di sigarette…
(sarà possibile usare un post come ultime volontà?...se dovesse capitare informatevi…)

…tornando al disordine c’è stato un periodo che mi son rivolto al cielo…inteso in senso astrologico…mi han detto che l’acquario (il mio segno) e la bilancia (il mio ascendente) entrambe segni d’aria non possono far altro che lasciarmi tra le nuvole…e quindi io giustificavo il mio disordine con le stelle…
L’altro giorno, in preda ormai ad una isterica convivenza con mia madre, ho elaborato la teoria che spiga il mio disordine…vado ad enunciarla:

SE I NOSTRI DISORDINI SONO DIVERSI E DIVERSI SONO GLI ORDINI
ALLORA I MIEI DISORDINI SONO UGUALI AI TUOI ORDINI E VICEVERSA.


Per dimostrarlo sarà sufficiente una proporzione:

DISORDINI/DIVERSI = DIVERSI/ORDINI


Semplificando:

DISORDINI = DIVERSI
DIVERSI ORDINI

Si ottiene :

DISORDINI = ORDINI

Quindi i miei o i tuoi disordini sono uguali ai miei o ai tuoi ordini…

E come scriveva la mia professoressa di matematica

CVD = come dovevasi dimostrare





Friday, December 29, 2006

...ACEITUNAS de JP...

Ogni anno durante il periodo natalizio, si celebra una rito, quasi più sacro del Natale…

…la raccolta delle olive…
…la notizia arriva durante il pranzo in famiglia a casa di zia Luciana…il pranzo di natale…




…”DOMANI SI RACCOLGONO LE OLIVE!”…


…lo sconforto alla notizia è sempre forte…
….anche perché in genere la sera prima si è fatto tardissimo…
…tutta la sera ci si prende in giro, si cerca di coinvolgere gli amici che hanno la fortuna di non essere obbligati al rituale…
…e quindi non si fa tardi…tranne qualcuno…
...quest’anno è toccato a Ilaria…
…la mattina suona la sveglia e ci si prepara con calma con le otto ore di sonno tranne qualcuno…(Ilaria questa anno ne ha sul groppone solo quattro…)…i vestiti sono i soliti…
...I jeans più brutti…
...due maglioni…
...si cercano i guanti…
...e si scende nel bruciatore a cercare le scarpe quelle da Olive…cioè nel mio caso quelle di mio ...fratello di 15 anni fa…

Si sale in macchina dieci minuti e siamo a Jacu Piu…sono sempre uno degli ultimi…
quest’anno non per colpa mia…(sono le quattro ore di Ila che ci rallentano un po’)…
arrivi e senti le voci in lontananza…
vai in casa un caffettino prima di affrontare il lavoro…
arrivi tra i filari cerchi il rastrellino…
sembra un giocattolo di un bimbo per la spiaggia…
...e invece è lo strumento di tortura per eccellenza…
...anzi la tortura più grande è il rastrellino con il manico lungo…
...se ti capita di averlo ti chiamano per raccogliere le olive più in alto quindi la fatica aumenta…
...e non vi dico se per caso sei più alto degli 170 cm…
...anche li ti toccano i rami più alti a meno che non ci sia mamma che si arrampica sugli alberelli…neanche fosse una sedicenne…

…c’è Paolo che passa tra i filari a distribuire beveraggi vari:dal vino per gli ubriaconi-la quasi totalità dei partecipanti, all’acqua per i bambini alla coca cola prerogativa esclusiva di Elio.

…ci si trova in gruppetti da quattro cinque persone ad albero e ogni albero è un mondo a parte…
…c’è quello dei “grandi” dove si cantano canzoni di altri tempi…molto suggestivo ma difficilmente riesci a lavorarci più di cinque minuti…
….c’è quello dei giovani maschi…in genere parlano di calcio e di donne…
…c’è poi uno molto particolare…quello delle barzellette…e qui ogni tanto arriva Dario con le ultime, come le chiama lui, anche se hanno anni…
Poi c’è quello della cazzate…
...quello dei gossip…va be a Jacu Piu si dice contulariumene…
…quello delle confessioni…
...quello delle prese in giro…
e quello che unisce tutto questo…
non immaginatevi però mondi immobili…l’albero di ulivo è una realtà dinamica caratterizzata da flussi migratori da un albero ad un altro…

Comunque...


…immaginatevi sotto un albero iniziate con un ramo, lo tenete in mano e passate il rastrellino come se lo steste pettinando…le olive cadono in reti che son state precedentemente sistemate attorno al tronco…finito di pettinare tutti i rami dell’albero…si raccoglie la rete e si sistemano le olive in ceste o cassette che vengono lasciate lungo i filari…perché poi passerà Dario con il trattore con dietro i bambini sul rimorchi a caricare le ceste…
….suona la campana della casa, perché nel frattempo Luciana a preparato da mangiare….
…sarà la campagna, sarà il lavoro …ma i pranzi a Jacu Piu sono sempre squisiti…una schittarratina e poi via si ritorna pei campi…fino all’imbrunire…
…finito?...ma che!...
Adesso bisogna separare le olive dalle possibili foglie cadute…e qui interviene la tecnologia.
Una piano inclinato con una ventola, nel quale vengono scaricate le ceste di olive….il vento soffia via le foglie e le olive ricadono in una cesta…l’operazione richiede un’ora un’ora e mezza…sembra tutto facile….ma a dicembre, durante il periodo natalizio, non c’è caldissimo e l’aria che viene soffiata dalla macchina non assomiglia mica tanto ad un phon…e come si dice sempre a Jacu Piu BETTE FRITTU…se non ci credete chiedete a Laura, Ilaria, Giandario, Giampaolo e Elio…

Trentacinque cassette piene fitte di olive…per un peso indicativo di sette quintali…per una quantità di olio pari a 126 litri ca...
ecco il prodotto finale della giornata della raccolta delle olive…
un rito che si ripete da anni…e visto che gli ulivi in genere sono alberi centenari…si ripeterà per anni e anni…

Saturday, December 16, 2006

...TAVOLINI...

…Sono tornato a Nuoro…
…da oramai una settimana…
…è sempre strano ritrovarsi in questa città dopo mesi passati a Bologna…
…ti senti come un pesce fuori dall’acqua…
…e non riesco ad abituarmi allo “stile di vita” di Nuoro…
…TAVOLINI…
…questa è la chiave di volta della vita sociale nuorese…
…se vuoi avere successo a Nuoro…
…prendi due o tre tavolini - più sono meglio è - …
…li metti fuori da casa o dall’ufficio o dal bar…servi due birre e tutti sono felici…
…mi han detto che a Nuoro non è necessario divertirsi….
…l’importante è passare il tempo…
…ma il tempo passa da solo…non ha bisogno di aiuto…
…e allora vedi un sacco di isolette con una popolazione che va dai due ai dieci abitanti…
…ognuna con confini ben stabiliti e difficilmente attraversabili…
…la movida nuorese…
…e allora mi trovo con gli amici a rompergli i coglioni…
…perchè non sopporto questa situazione…
…”E allora tornatene a Bologna!” è la risposta alle mie critiche…
…ieri sono andato ad una festa al Jazz…ai miei tempi era club…adesso non mi ricordo…
…mi piaceva un sacco c’erano tutti o quasi i miei coetanei…
… rivedere i vecchi compagni di scuola…
…le persone che vedevi quando giravi ai giardini o al corso…
…era piacevolissimo…
…la musica non era male…
…un po’ troppo reggae che dopo un po’ prende all’anima…
…ma andava bene…
…il problema uno…
…voglio dare la colpa a loro…
…il vero male di Nuoro…
…I TAVOLINI…
…Cazzo…
…c’era una pista...
...la musica….
…e invece no….
…tutti al tavolino…
…ad evitare di scambiare due parole con gli “estranei”…
…magari vuoi scambiare due chiacchiere con qualcuno di nuovo…
…ma vi posso assicurare, una cosa è provare ad attaccare bottone con una, due persone…
…un’altra è attraversare il confine dell’isola-tavolo e affrontarne cinque o sei …
…quindi ognuno co la sua birra i suoi amici…a far passare il tempo…


…merda! se son critico!…
…va be si critica per avere l’illusione di poter cambiare qualcosa…


…buone vacanze…




... poligamia!...utopia o possibile realtà?...
…ne parleremo prossimamente…